Patient Monitoring, come ridurre la pressione negli ospedali monitorando da remoto i pazienti.

Patient Monitoring, come ridurre la pressione negli ospedali monitorando da remoto i pazienti.

È in corso da diversi mesi, presso l’Ospedale Universitario Luigi Sacco di Milano, la sperimentazione di Patient Monitorig, ovvero un sistema di monitoraggio che colloquia con diverse apparecchiature smart tenendo costantemente sotto d’occhio i segni vitali dei pazienti affetti da Covid-19 da remoto.

Il progetto è guidato dalla startup svizzera Vexatec in collaborazione con noi di EOS e il CSEM.

Purtroppo, i pronto soccorso e le unità di terapia intensiva sono nuovamente sotto pressione a causa della seconda ondata della pandemia Covid-19.

L’obiettivo è quello di evitare i sovraffollamenti degli ospedali con relative mancanze di posti letto e evitare che si ritorni a livelli di criticità alti.

Uno dei dispositivi che colloquia con l’applicazione Patient Monitoring è una fascia toracica, progettata da CSEM, composta da dei sensori leggeri e confortevoli, che i pazienti, affetti da Covid-19, dovranno indossare per far monitorare ai medici i propri segni vitali.

I sensori della fascia misureranno:

  • Il battito cardiaco,
  • La frequenza respiratoria,
  • I movimenti del corpo.

Insieme alla fascia altri dispositivi wireless monitoreranno i livelli di saturazione di ossigeno nel sangue (SpO2) e la temperatura del paziente.

I dati delle misurazioni raccolti da questi dispositivi verranno inviati istantaneamente al sistema centrale attraverso l’app Patient Monitoring installata sullo smartphone del paziente; i medici, quindi, potranno analizzare e monitorare le condizioni del paziente da remoto.

Qualora il sistema stesso indentifichi una lettura fuori standard, in un intervallo di soglia preimpostato, invierà istantaneamente una notifica al team sanitario che segue il paziente.

Con questo sistema, i pazienti potranno rimanere a casa e ricevere cure mediche e psicologiche personalizzate quando ne hanno bisogno.

Il sistema di monitoraggio è attualmente in fase di sperimentazione clinica presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Luigi Sacco di Milano, sotto la supervisione del Prof. Dr. Maurizio Viecca, Direttore dei Dipartimenti di Cardiologia.

La piattaforma è stata approvata dal comitato etico e il Prof. Viecca osserva:

“I am very satisfied with the technological content in terms of reliability and precision, and happy for the patients who finally have access to a tool that is not an option, but a valid therapeutic tool.”
“Sono molto soddisfatto del contenuto tecnologico in termini di affidabilità e precisione, e sono contento che i pazienti avranno finalmente accesso a uno strumento che non è un’opzione ma un valido strumento terapeutico”

Il progetto si chiama COMO – COronavirus remote MOnitoring of outpatients ed è gestito da un consorzio italo-svizzero con finanziamenti sia dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) che dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).