Progetto COMO: COronavirus remote MOnitoring of outpatients
COMO (Coronavirus remote Monitoring of outpatients) è un progetto promosso da ESA (Agenzia Spaziale Europea) utilizzando la tecnologia dell’azienda svizzera Vexatec in collaborazione con il CSEM e EOS.
La tecnologia in oggetto, inizialmente, era stata sviluppata dal CSEM per ESA, per effettuare misurazioni dei parametri fisiologici durante le spedizioni di ricerca presso la base di ricerca Concordia in Antartide.
In seguito, sono state apportate delle migliorie per rendere questa tecnologia compatibile con le condizioni della Stazione Spaziale Internazionale, in modo che poteva essere utile per monitorare i parametri vitali degli astronauti.
Oggi questa tecnologia è tornata in uso, anche se in una versione aggiornata, sul fronte della telemedicina, grazie alla partnership di ricerca e sviluppo con Vexatec, con l’obiettivo di portare fuori dai centri di cura i pazienti contagiati dal Covid che presentano problemi cardiaci o respiratori e diminuire il loro ritorno in ospedale controllandoli da remoto con apposite strumentazioni.
I sensori principali sono quelli a elettrodo a secco posti su una cintura toracica posizionati direttamente sulla pelle del paziente.
Gli elettrodi a secco sono dei sensori più comodi da indossare per i pazienti e più facili da rimuovere, invece quelli solitamente utilizzati negli ECG sono adesivi e possono irritare la pelle. Quelli utilizzati da noi sono in acciaio inossidabile ed è stata sviluppata l’elettronica necessaria per ottenere la stessa qualità del segnale che i medici ottengono in una clinica, ma con meno irritazione per i pazienti.
Questi sensori monitorano i parametri vitali del paziente e trasmettono questi dati all’apposita app “Patient Monitoring” installata sullo smartphone tramite il bluetooth.
Subito dopo questi dati passeranno su una piattaforma cloud, dove il team sanitario del paziente potrà visualizzarli ed analizzarli nello specifico.
Per i medici sarà disponibile anche un’app per lo smartphone.
Grazie alle performance di Patient Monitoring e della limpidità e precisione dei dati ricevuti dai sensori, il sistema sarà in grado di eseguire anche elettrocardiogrammi accurati con cui i cardiologi possono lavorare direttamente. Il sistema è in grado di fornire un accurato triage domestico diminuendo la pressione sulle unità di terapia intensiva e, riduce i contatti (e quindi le fonti di contagio) con il personale sanitario anche per i soggetti in quarantena o autoisolamento.
